Stasera il Consiglio non sembrava voler cominciare. Alle 19 sono ancora pochi i consiglieri presenti. Una parte della maggioranza è chiusa nell'ufficio del presidente. Ne approfitto per riguardarmi gli appunti e cerco il sostegno degli altri piazzini presenti; dovremo discutere diverse interpellanze (sulla Cascina Roccafranca, sull'inceneritore, sul campo Rom). Il Presidente infine arriva e si dà avvio ai lavori. Alcuni consiglieri di maggioranza però non si siedono nemmeno. Giusto il tempo di firmare x assicurarsi il gettone di presenza e poi fuori. Nella minoranza si contano anche tre assenti (di cui due giustificati) per cui il consiglio inizia in una situazione un po' surreale. C'è una richiesta per modificare l'ordine del giorno e anticipare il voto sul parere relativo alla commissione tributaria. Richiesta accolta, nessun intervento, si vota. Il parere passa ma son quasi più gli astenuti dei favorevoli. Tocca alla nostra interrogazione sulla Roccafranca, non faccio a tempo ad accendere il microfono che il PDL chiede la verifica del numero legale. Viene effettuata la chiamata nominale. L'opposizione (PDL, Lega, UDC e FLI) si dice 'Assente in aula'. Tutti tranne Imbesi (5stelle) ed io che, essendo presenti, rispondiamo 'presente!', come a scuola. Questa nostra posizione suscita fastidio nei politici navigati che si atterderanno poi a spiegarci che in minoranza è usanza darsi assente per mettere in difficoltà la maggioranza. Anche due coordinatori (alla V e alla VI), che evidentemente conoscono usi e costumi, si dichiarano pure loro assenti in aula. Morale: il numero legale non c'è, così come la maggioranza. Tutti a casa.
Imbesi ed io rinuniciamo al gettone di presenza. Gli assenti, veri o virtuali che siano, ovviamente no.
Per chi ha avuto l'ardire di spingersi fino alla Giaione stasera, un bello spettacolo davvero.

Tanto per (non) cambiare si comincia in ritardo e si comincia con La Piazza che protesta (ma quanto rompono questi, non hanno ancora imparato?): Barla osa contestare il fatto che l’OdG sia stato cambiato rispetto a quanto definito nella riunione di capigruppo, senza neppure avvisare tutti di quanto deciso da alcuni, in separata sede.

E si comincia con l’OdG orfano di interrogazioni ed interpellanze (ma già così la strada sarà lunga):

Prima delibera:  Centri giovani e Treno della memoria; purtroppo la delibera non viene letta così ci perdiamo una chicca: i Centri giovani hanno dato continuità e “generatività” all’intervento educativo…

L’Ordine del Giorno è laconico: CAMPO NOMADI. Forse questo ha dato buon gioco a chi ha affisso un po’ ovunque sul territorio avvisi, in alcuni casi su carta intestata della Circoscrizione, con l’invito a partecipare alla discussione sullo sgombero del campo. Comprensibile l’afflusso straordinario di cittadini, per lo più direttamente coinvolti nel problema, perché abitanti a Centro Europa, che arrivano con il fardello della loro esasperazione e la speranza che qualcuno si sia deciso a dire loro qualcosa di concreto.

Ordine del giorno: "Linea 17" e "Trasporto pubblico locale". Inizio puntuale, folto pubblico e la coordinatrice della 2° comm. illustra la situazione della linea 17 nel tratto di c.so Sebastopoli dove c'è il mercato, che sembrerebbe essere l'origine dei disservizi e della puntualità dei passaggi del bus. Tant è che si è profilata all'orizzonte, nel mese scorso, l'ipotesi di deviazione di quel tratto di linea in v. Filadelfia testimoniato da lavori di installazione di paline varie e dalla creazione di un "naso" nel marciapiede atto a trasformarsi in fermata.