Azioni in Consiglio
Mozione: modifiche sul decentramento torinese
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- Published: Monday, 16 November 2020 09:11
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Mercoledì 11 novembre 2020, la Piazza ha proposto una sua mozione in merito alle modifiche da operare al regolamento sul decentramento.
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[acc_item title="Download"]Mozione: modifiche al regolamento sul decentramento[/acc_item]
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Si è cercata una mediazione per coinvolgere tutte le altre forze politiche, che purtroppo è fallita!
Fallita dopo un primo tentativo dove sembrava che invece la mediazione fosse stata raggiunta, ma la notte porta "CONSIGLIO" ed il giorno dopo si è ritrattato quanto detto il giorno prima dalle forze di maggioranza.
In C2 funziona così.
Purtroppo anche in fase di votazione in Consiglio, quelle forze che si reputano di sinistra o centro sinistra, paladini della rappresentanza dal basso... l'hanno bocciata (scaricando il documento tutti possono visionare cosa ci fosse di così tanto rivoluzionario, da doverla fermare).
Riteniamo che le modifiche al regolamento sul decentramento, comporteranno un peggioramento dei rapporti istituzionali tra maggioranza ed opposizione, ed andranno ad indebolire ancora di più la volontà dei cittadini a voler partecipare alla vita politica del loro territorio.
Ed era per correggere questa cattiva direzione che la Lista Civica La Piazza ha proposto una mozione di accompagnamento al parere.
Modifiche che non hanno ancora dato risposta ad uno dei quesiti basilari su quelle circoscrizioni che sono state accorpate: la sede unica che deve essere nel proprio centro civico, quale deve essere delle due, nel caso come della nostra Circoscrizione Due, che ha continuato ancora ad avere entrambe le sedi dei rispettivi vecchi territori? Con tutti i costi ad esse connessi!
Le nuove modifiche aumentano le poltrone dei coordinatori, da sei erano state portate a quattro con la precedente riforma e adesso sono tornate a sei: su questo si sono trovati subito tutti d'accordo.
E' stato compreso che l'accorpamento di territori così diversi come proceduto nella precedente legislatura è stato un errore, quindi hanno stoppato il progetto che prevedeva di arrivare a 5 Circoscrizioni in tutta Torino, ma non tornano nemmeno indietro sui loro passi perchè diventerebbe troppo oneroso per le casse del Comune di Torino; quindi chi ha subito l'accorpamento... se lo tiene.
Bel modo di fare politica!
Con questa nuova modifica al decentramento, le delibere (quelle tramite le quali si danno soldi e spazi alle associazioni), rimangono in mano solo ai coordinatori ed al/alla Presidente: totale 7 persone su 25 rappresentanti istituzionali che compongono il corpo istituzionale della Circoscrizione. In sintesi, il Consiglio Circoscrizionale diventerà solo un luogo dove parlare e sfogarsi.
Le Commissioni di Quartiere, dove oggi il presidente veniva scelto tra i consiglieri in carica, vengono spazzate via da un nuovo organismo, chiamato Consulta di Quartiere, dove sarà il Presidente a gestirla o nel caso delegarla ad un suo coordinatore!
Ma come? Dicono che la motivazione per cui aumentano i coordinatori è perchè troppo oberati nel gestire così tanti settori del territorio e poi gli si offre di coordinare le Consulte di Quartiere, con un sistema che dire farraginoso è ancora dire poco?
Stranezze della politica.
Come Piazza giudichiamo negativamente tutte queste modifiche che accentrano il potere in 7 persone.
Se la stessa riforma l'avessero presentata altre forze politiche (su tutte Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia), abbiamo il sospetto che i consiglieri che oggi plaudono con il loro voto favorevole a queste variazioni sarebbero gli stessi che griderebbero alla dittatura delle Circoscrizioni.
Agli inizi di questa legislatura, tutta la minoranza aveva aderito ad una forma di protesta da noi ideata, per contestare la perdita di rappresentanza da parte dei consiglieri di circoscrizione a seguito della precedente riforma sul decentramento, esponendo durante una seduta consiliare dei "cartonati" che rappresentavano i rispettivi consiglieri di minoranza.
Con questa riforma, i prossimi consiglieri, sia di minoranza che di maggioranza, questa volta, inizino pure a preparare dei fantocci di cartapesta.