Lista Civica La Piazza

Pubblichiamo le risposte di Pier Carlo Devoti, candidato sindaco de La Piazza, alle 3 domande scelte dalla redazione della Stampa tra le tante inviate dai lettori sul tema Ambiente e Viabilità, nell'ambito dell'iniziativa #chiedoalsindaco.

L'input, per ovvie esigenze giornalistiche, è di dare risposte non più lunghe di 450 caratteri, spazi compresi. Chiaramente non è possibile rispondere in maniera articolata ed esaustiva quando si hanno a disposizione solo 450 caratteri.

Ambiente e viabilità - 19 maggio 2016

D1) Come pensa di ridurre l’inquinamento da polveri sottili?

R1) L’inquinamento atmosferico è dovuto a molteplici fattori ed una sua significativa riduzione non può che derivare da un approccio globale ed organico che includa anche un’opera di formazione e sensibilizzazione della popolazione a partire dalle scuole. Tra le misure principali rientrano certamente la riduzione del traffico automobilistico privato a favore del trasporto pubblico ed alternativo e l’efficientamento energetico degli edifici partendo da quelli pubblici.

D2) Come intende (se intende) favorire la mobilità elettrica?

R2) L’utilizzo di veicoli elettrici può sicuramente giovare ma, almeno per il momento, il costo delle auto elettriche è molto elevato ed alla portata di pochissimi; l’iniziativa dell’amministrazione può contribuire alla diffusione di tali veicoli incentivandone l’utilizzo da parte dei servizi di car sharing, promuovendone l’adozione su navette, ma soprattutto rilanciando la trazione elettrica collettiva (tram, metropolitana, SFM)

D3) E’ d’accordo con la chiusura al traffico delle auto private nelle vie centrali che oggi rientrano nella Ztl?

R3) La riduzione del traffico privato in tutte le zone della città è uno degli elementi fondanti della politica de La Piazza. Tutte le azioni orientate a ridurre i flussi di traffico privato sono quindi apprezzabili ma nel contempo è necessario puntare su una Torino policentrica che offra in ogni quartiere i servizi (pubblici e privati) e le opportunità lavorative, culturali, turistiche e di svago oggi troppo concentrate nelle zone centrali.




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