Lista Civica La Piazza

Pubblichiamo le risposte di Pier Carlo Devoti, candidato sindaco de La Piazza, alle 3 domande scelte dalla redazione della Stampa tra le tante inviate dai lettori sul tema Sicurezza, nell'ambito dell'iniziativa #chiedoalsindaco.

L'input, per ovvi motivi, è di dare risposte non più lunghe di 450 caratteri, spazi compresi. Chiaramente non è possibile rispondere in maniera articolata ed esaustiva quando si hanno a disposizione solo 450 caratteri. Nei prossimi giorni pubblicheremo le risposte con le dovute integrazioni.

 

Tema Sicurezza - Giovedì 7 aprile 2016

D1. Come intendete affrontare ed eliminare lo spaccio di droga in strada a tutte le ore del giorno e della notte?

R1. Il contrasto da parte delle forze di polizia può e deve essere reso più efficace ma la soluzione consiste nel portare i cittadini a riappropriarsi del proprio quartiere, coinvolgendo associazioni, commercianti, scuole. Il degrado urbano si combatte principalmente con il controllo spontaneo del territorio da parte dei cittadini. Sul tema droga è poi non rinviabile una riflessione seria e non ideologica sulla legalizzazione selettiva e controllata.

D2. Quali provvedimenti pensate di adottare rispetto agli insediamenti dei Rom e dei Sinti in città?

R2. Premesso che la quasi totalità delle persone che risiedono nei campi sono cittadini italiani ed europei che vivono a Torino da anni, l’approccio al problema può essere solo quello della progressiva integrazione, garantendo a tutti un’abitazione sana e decorosa (dentro o fuori i campi), contrastando l’abbandono scolastico dei minori ed attivando progetti sociali di integrazione con la popolazione locale (come già avvenuto in alcuni casi).

D3. Come pensa di affrontare, gestire e finalmente risolvere l’occupazione dell’ex Moi?

R3. Il MOI è una delle eredità negative di Torino 2006. Abbandonato al degrado al termine dei Giochi accoglie oggi circa 750 rifugiati, che in gran parte lavorano nelle campagne circostanti, raggiungendole dalla vicina stazione. La soluzione è rendere decorose queste abitazioni anche con l’aiuto delle associazioni che già vi operano. Solidarietà e accoglienza verso chi fugge da situazioni disperate sono il migliore contrasto a clandestinità ed illegalità.




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