Sulla Stampa di domenica 1 febbraio, un articolo ha riportato l’attenzione sulla situazione di degrado in cui, da anni ormai, versa il fabbricato che fu il liceo Cottini di via Demargherita.
Un breve riassunto della vicenda: il proprietario (privato) intende vendere l'area perchè non gli interessa più. Si viene così ad un accordo nel quale il Comune stabilisce una variazione di destinazione d'uso da terziario a residenziale. In cambio il privato potrà costruire ma dovrà "riservare" 500mq alla Circoscrizione per essere messi a disposizione della cittadinanza.
Da quanto si evince nell'articolo, il proprietario ha trovato un acquirente, il quale però vuole tenersi i 500mq. Per il mancato adempimento dell'accordo l'amministrazione chiederebbe 500.000 euro, a cui si aggiungerebbero 150.000 euro di penale.
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Ci sembra un ragionamento più che condivisibile, dal punto di vista di chi amministra la "cosa pubblica". Comprendiamo la rabbia di chi da anni convive con un rudere abbandonato e con tutto quello che comporta una situazione del genere. Per questo è importante che si giunga al più presto ad una soluzione che tenga conto, in primis, dei bisogni della collettività e che tutti capiscano che quei 500mq (o in alternativa i 500 mila euro) sono di tutti e rinunciarvi rappresenterebbe solo l'ennesimo regalo alla speculazione edilizia.