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Gerbido inceneritore

 

 

E’ passato un anno da quanto ponemmo a TRM ed al Comune le 9 domande sull’inceneritore, una delle quali (la prima) riguardava il ruolo della raccolta differenziata all’interno del “sistema integrato” dei rifiuti, di cui l’inceneritore dovrebbe costituire un tassello.

 

I dubbi dei cittadini che l’auspicato aumento della raccolta differenziata possa logicamente essere in contrasto con la presenza di un inceneritore, nonchè l’esigenza di far quadrare i conti dell’impianto, potrebbero trovare nelle prossime settimane una drammatica soluzione.

 

E’ infatti di questi giorni la notizia che il Governo intende ottimizzare la gestione delle potenzialità degli impianti esistenti (tra i quali quello del Gerbido), aumentandone la capacità massima di accogliere rifiuti in funzione della necessità di smaltire quelli prodotti dalle regioni che sul territorio Italiano non si sono dotate di impianti sufficienti ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti prodotti.

 

Basterà insomma modificare il numerino riportato nell’AIA (Autorizzazione Ambientale Integrata) degli impianti (passando nel caso del Gerbido da 421.000 tonnellate/anno a 521.000) ed il gioco è fatto: le quantità autorizzate, frutto di anni di studi e valutazioni su come dimensionare gli inceneritori sulla base dei rifiuti prodotti su scala provinciale, diventeranno magicamente sufficienti a compensare le mancanze di quelle Amministrazioni poco virtuose che per anni hanno allontanato il problema.

La solita cultura del “condono”, con buona pace di chi da sempre spera in un diverso approccio al tema dei rifiuti e si impegna sul suo territorio nel diffondere buone pratiche di riduzione e riciclo. Nonché una violazione delle competenze delle regioni e degli enti locali in materia, alcuni dei quali (Veneto e Lombardia per primi) hanno già sollevato dubbi di costituzionalità.

 

Quale sarà ora la posizione del Comune di Torino e delle nostre autorità locali, soprattutto dopo la privatizzazione di TRM? Resterà alla finestra come spesso avvenuto o possiamo sperare in una presa di posizione a difesa delle scelte fatte?




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