Lista Civica La Piazza

La Piazza crede nell’impegno sociale e politico come servizio alla comunità, finalizzato al raggiungimento del bene della collettività. Rifiuta clientelismi e personalismi, si richiama al  senso di responsabilità, indispensabile per costruire un mondo più giusto e più equo. Ritiene che l’unica soluzione alla crisi della politica sia l’impegno attivo per il bene comune, l’ascolto dei bisogni dei cittadini e la ricerca di risposte efficaci e condivise.

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  1. Tutte le azioni de La Piazza in Consiglio
  2. Feste di Via
  3. Le palestre e lo sport nelle “Varie ed eventuali”.

 

 

  1. Tutte le azioni de La Piazza in Consiglio da Settembre ad oggi

Nell'ottica della trasparenza e per acclarare che la nostra è una forza all'opposizione attiva e propositiva abbiamo pubblicato sul nostro sito tutte le nostre azioni in consiglio di circoscrizione (interpellanze, interrogazioni, petizioni, mozioni...). Vi invitiamo a leggerle...

http://www.listalapiazza.it/joomla/index.php?option=com_content&view=category&id=54&Itemid=73

 

 

  1. Feste di Via

Nel consiglio di Circoscrizione del 13 febbraio si doveva deliberare la cancellazione della regola che prevede che il 50% dei banchi presenti ad una festa di via proponga generi merceologici coerenti con la tematica della festa.

Nel novembre scorso, in III commissione, si era discusso il calendario delle feste di via del 2012, diventato poi delibera il 5/12. Il 21/12 si era invece tenuta una commissione sulla verifica delle feste di via del 2011 nella quale era apparso evidente come alcune associazioni di via (evidentemente non le più rigorose) non rispettavano le indicazioni circoscrizionali sul numero massimo di banchi (ogni banco paga al presidente della festa dai 60 ai 100 €...quindi + banchi + soldi) o sulle tipologie stesse dei banchi. Accade infatti che si organizzi una festa della birra, dove del centinaio di banchi presenti ve ne siano pochini che propongono birra... La regola menzionata sopra imporrebbe in realtà che almeno il 50% dei banchi debba essere in tema con la festa. Troppo scomoda, per chi vede le feste come mera occasione di lucro (la promozione del commercio locale é chiaramente tutt'altra cosa). Ecco quindi in fretta e furia la necessità di farla saltare. Peccato che il regolamento di Circoscrizione prevede che delle cose se ne debba discutere prima in commissione con i cittadini, ma di fronte alle richieste delle associazione di via i nostri amministratori sono assai solerti e preferiscono saltare i passaggi scomodi. Ci siamo quindi appellati al regolamento e abbiamo chiesto che non si procedesse oltre e si tornasse in commissione. Non hanno potuto darci torto e la delibera e' stata ritirata. Hanno una fretta tremenda però, tanto che se ne è parlato in una III commissione straordinaria... A cosa dobbiamo tanta efficienza su questo tema?.

Il 17 di febbraio in una III commissione vivace per  quanto poco partecipata i presidenti delle associazioni hanno confermato che non hanno quasi mai rispettato la regola del 50% e quando abbiamo chiesto come questo si relazionasse ai conteggi dei controllori, nessun presente ha proferito parola. I presidenti delle associazioni presenti difendono con i denti la posizione e riescono ad avere dalla loro il coordinatore.

Epilogo: nel Consiglio odierno la percentuale dei generi merceologici coerenti è stata portata al 10 % e i banchi a tema sono arrivati al 20%.

 

  

  1. Le palestre e lo sport nelle “Varie ed eventuali”

21 febbraio 2012, ore 18,30. Il salone della Cascina Giajone è affollato. Il programma prevede la riunione della V Commissione, questo l’Ordine del Giorno: Iniziative 8 marzo, Turismo sociale, Varie ed eventuali.

La coordinatrice comincia impassibile e non sembra stupita per l’inusuale partecipazione, e sì che la maggior parte del pubblico è formata da  atletici giovanotti, genitori e bambini; che siano tutti venuti a scoprire in anteprima gli spettacoli e le conferenze che la Circoscrizione organizza per la Festa della Donna?

Il cittadino Mauro Dulla dopo quasi 30 minuti di paziente attesa comincia a svelare l’arcano: è il primo firmatario della petizione di 400 firme che le associazioni sportive  hanno  presentato al Consiglio Circoscrizionale un mese fa, per sollecitare interventi sulla gestione degli impianti sportivi di quartiere, ad oggi in una situazione di gravissima emergenza (notizia del giorno, la possibile chiusura di altre due palestre del complesso Alvaro-Modigliani, dopo la chiusura in autunno di quella dell’ex-Valletta).

La petizione si configurava come un estremo appello alle forze politiche di maggioranza, che hanno brillato, nella scorsa legislatura e in questa,  iniziata ormai da nove mesi, per il loro immobilismo. E dire che in campagna elettorale l’allora candidato presidente Punzurudu aveva annunciato alla stampa cittadina una “risistemazione entro 3 anni di tutti gli impianti sportivi” del quartiere. 

Stasera i cittadini sono arrivati di persona a raccontare di palestre allagate, di gare annullate, di bambini che devono spostarsi di zona o andare nei comuni limitrofi per continuare l’attività sportiva che fino all’anno scorso riuscivano a svolgere a due passi dall’uscita della scuola.

Ma la coordinatrice li ha immediatamente zittiti.  “Non è all’ordine del giorno!”  Al massimo se ne potrà parlare nelle varie ed eventuali, ma non prima di aver illustrato perché per gli anziani della C2 è bene prevedere soggiorni in località montane, che assicurano una certa frescura, anche se quelle marine restano le preferite dall’utenza.

In più occasioni il pubblico viene bacchettato, perché, insomma, va bene tutto, però almeno “il rispetto delle regole!”  e la coordinatrice non vorrebbe vedersi costretta a interrompere la commissione…

Quest’ultima prospettiva (o forse la parola giusta è un’altra?) catalizza gli interventi di un paio di consiglieri di minoranza. E insomma, non è che si possano trattare così consiglieri e cittadini, per di più, come accade spesso, alla commissione si arriva senza aver ricevuto prima la necessaria documentazione, come si può pretendere di discutere produttivamente di alcunché?

Ricondotta a più miti consigli, ricordando forse che, regola delle regole nella democrazia rappresentativa è l’ascolto dei propri rappresentati, la coordinatrice ritiene di aver esaurito gli argomenti all’odg e passa la parola ai cittadini.

 Sono quasi le 20, ma la lucidità di chi ha molte buone ragioni da presentare non viene meno e nemmeno il pragmatismo: lo sport in C2 è allo sfascio, soprattutto perché quando si poteva ancora mettere una pezza non si è fatto nulla.  

Ma che intenzioni ha la coordinatrice a proposito?

 La risposta non si fa attendere. Per il tavolo sport “non c’è abbastanza personale amministrativo” e per conoscere la situazione dettagliatamente intende proporre una “mappatura” degli impianti. Molti dei cittadini presenti si dichiarano pronti a fare un disegnino sul momento delle palestre allagate per sveltire i tempi dell’informativa. E il loro tono non è ironico. Il consigliere Barla fa presente che la mappatura è il lavoro quotidiano della circoscrizione, che dovrebbe conoscere lo stato dei propri impianti.

Dai cittadini e dal nostro consigliere Barla una proposta costruttiva: facciamo finta che il mondo cominci oggi,  da stasera si convochi un tavolo di lavoro con una manciata di politici ma, soprattutto, con cittadini e rappresentanti di associazioni che sanno bene di cosa si sta parlando. L’obiettivo? Mettere in piedi il più velocemente possibile dei progetti di collaborazione per salvare il salvabile e sulla lunga prospettiva, dare una virata decisa al modo di gestire gli impianti in C2 (ad esempio “specializzando” gli impianti sportivi in modo da razionalizzare interventi di manutenzione e attrezzature).

La pressione si alza, ma anche molti dei consiglieri rimasti, la seduta si dichiara tolta perché è troppo tardi per proseguire (sono le 20,20) e  forse perché non c’è un modo diverso o abbastanza onorevole per uscirne senza cambiare (è proprio il caso di dirlo) tutti i giochi.



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