Lista Civica La Piazza

La Piazza crede nell’impegno sociale e politico come servizio alla comunità, finalizzato al raggiungimento del bene della collettività. Rifiuta clientelismi e personalismi, si richiama al  senso di responsabilità, indispensabile per costruire un mondo più giusto e più equo. Ritiene che l’unica soluzione alla crisi della politica sia l’impegno attivo per il bene comune, l’ascolto dei bisogni dei cittadini e la ricerca di risposte efficaci e condivise.

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1. Tavoli di lavoro del 19 di gennaio

2. Inceneritore: resoconto di un consiglio aperto della Circoscrizione 9

3. Le palestre: l'odissea continua

 

1. Tavoli di lavoro del 19 di gennaio

 

CAMPO ROM – Intervento di due operatori di Terra del Fuoco

Gli operatori descrivono la situazione. Il campo esisteva prima di questa ultima collocazione in c.so Tazzoli, si trovava in str. Del Portone. E’ abusivo, come quelli in largo Stura Lazio e Via Germagnano.

Sono circa 200 Rom di origine rumena, di cui una sessantina bambini.

Sono arrivati a Torino verso il 2002, dopo le alluvioni che hanno colpito la Romania e hanno di fatto cancellato molti villaggi rumeni vicino ai fiumi. Le terre più aride dove risiedevano i Rom, sono rimaste all'asciutto, ma i contadini che vivevano vicino ai fiumi, li hanno cacciati con bastoni e forconi alla mano.

Scelgono la città perché è più facile vivere attraverso un'“economia di sussistenza”: elemosina, raccolta roba da cassonetti, piccoli lavoretti, assistenza. Il livello medio di cultura è molto basso, inoltre gli adulti dopo anni di vita in campo difficilmente si possono rieducare ad altri modelli di vita più simili ai nostri.

...continua a leggere l'articolo sul nostro sito  (http://www.listalapiazza.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=148:campo-rom-confronto-con-due-operatori-di-terra-del-fuoco&catid=41:gruppi-di-lavoro)

 

      PARCO TEMATICO AMBIENTALE

Tutti d’accordo nel verificare lo stato d’avanzamento della procedura, dal momento che sembrano esserci ancora dubbi non chiariti su alcuni aspetti:

  • poca chiarezza sul progetto, nessuno sa di cosa si tratta realmente
  • la perplessità sui costi di manutenzione del Presidente di Circoscrizione nonostante le conferme di Lavolta
  • l’accordo di programma è stato approvato ma non firmato da tutti gli enti sottoscrittori.

Qualora la cosa andasse avanti, è stata ribadita l’importanza che si proceda con una progettazione partecipata, insomma decidere insieme come spendere i soldi destinati alle compensazioni ambientali.

Si tratta anche di valutare di correre il rischio che la C2 “perda” i 350.000 Euro rispetto al rischio che la collettività tutta veda “sprecati” 350.000 Euro. Si è infine parlato di come riprendere i contenuti dell’interrogazione della Piazza sul Parco per mantenere alta l’attenzione sul tema.

 

      CONTROLLI SULL'INCENERITORE

I presenti hanno concordato sul principio di richiedere, già in questa fase di cantiere, un ruolo attivo alla CICOSCRIZIONE 2 nell’informare i cittadini sul tema.

Pur nella consapevolezza che le decisioni si prendono su altri tavoli (Comune, Provincia, TRM) e che politicamente sia un tema scomodo (la vicinanza politica tra la giunta comunale e la maggioranza in Circ. 2 non aiuta), è bene che la Circoscrizione 2 interpreti le esigenze della cittadinanza e si preoccupi di capire come poter controllare direttamente i materiali che entreranno nell'inceneritore e i fumi che ne usciranno.

Le prescrizioni date a TRM sulla gestione, il controllo ed il monitoraggio esistono, ma occorre qualcuno che le verifichi e le faccia conoscere e le renda “comprensibili” ai non addetti ai lavori.

Cosa fare quindi? Due proposte de la Piazza sono in cantiere...

 

2. Inceneritore: resoconto di un consiglio aperto della Circoscrizione 9

23 gennaio 2012. Sono le 19. Aula gremita, circa 150 persone. La consigliera circoscrizionale del Movimento 5 stelle parla degli inceneritori di Pietrasanta, Melfi, Scarlino, bloccati dalla magistratura o per inquinamento delle falde acquifere o per problemi inerenti la salute e l’ambiente. Chiede alla città di Torino di adottare il principio “rifiuti zero” e di conseguenza di estendere il porta a porta e di fermare l’inceneritore per ridefinirlo (es. a favore di un impianto di trattamento a freddo dei rifiuti). Dice che le emissioni sono tossiche e cancerogene. “Ci indebitiamo per 540 milioni di euro per ucciderci…”

L'Assessore all’Ambiente del Comune di Torino, fa riferimento alla puntata di “Presa diretta” di domenica 22 e dice che tra i due modelli presentati la città di Torino sta compiendo sforzi per tendere verso il modello più virtuoso (quello di San Francisco).

 Le direttive della Commissione Europea prevedono 5 punti:

1. riduzione dei rifiuti

2. riutilizzo degli oggetti

3. recupero dei materiali (riciclo)

4. recupero di energia

5. smaltimento dei rifiuti.

...continua a leggere l'articolo sul nostro sito (http://www.listalapiazza.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=145:consiglio-aperto-in-circ9-sullinceneritore-gerbido&catid=48:news-della-settimana)

 

3. Le palestre: l'odissea continua

Sabato 29 e domenica 30 gennaio le 5 gare agonistiche (inclusa una gara di serie D maschile) di pallacanestro maschile e femminile in programma nella palestra Alvaro (l'unica omologata per la pallacanestro in C2) non sono state disputate perché pioveva acqua in più punti della palestra. Gli arbitri hanno decretato l'impossibilità di giocare, gli avversari sono tornati a casa (una squadra era arrivata da Cuneo sotto la neve) e le società di casa (Tam Tam, Auxilium Agnelli e Pallacanestro Torino) hanno dovuto fare fronte alle tasse gara, alle spese arbitrali e a rifondere delle spese di trasferta gli avversari. Due o tre week end del genere e le società chiudono battenti. Si parla di 3-400 € a vuoto ogni volta.

Da allora continua a piovere acqua. Lunedì la Pallacanestro Torino si è vista annullare altre due gare. Lo stesso problema c'è alla Modigliani dove l'attività avviene in mezzo campo suscitando meno clamore perché il campo non è omologato e pertanto non vengono disputate gare di campionato ma 'solo' gare minibasket e allenamenti.

L'episodio si era già verificato a dicembre. Il rischio era stato segnato anche in precedenza. Alla Modigliani 3 anni fa era già successo poi erano intervenuti sul tetto e per un po' non c'erano più state perdite.

I dirigenti, le famiglie e gli atleti sono sul 'piede di guerra' e intendono promuovere iniziative di protesta.

Lunedì scorso in consiglio di Circoscrizione quando La Piazza ha segnalato l'evento durante le comunicazioni la coordinatrice della V commissione è caduta dalle nuvole.

La petizione con 400 firme è ferma in un cassetto. Alla prossima capigruppo chiederemo che venga discussa in una commissione ad hoc al più presto. Per il resto l'ex valletta continua ad essere inagibile per le associazioni (ma agibile per la scuola) perché C2 e Provincia non si mettono d'accordo. Sulla situazione di emergenza sembra che abbiano deciso di montare provvisoriamente una grondaia interna (!) per raccogliere e incanalare l'acqua ai margini del campo e permettere almeno di disputare le partite all'asciutto. Vorrà dire che l'ombrello lo terrà il pubblico!



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