Il contributo di ieri sera sono 6.000 euro per Fondazione Dare. Obiettivo: aumentare il servizio della borsa spesa settimanale dalle attuali 10 famiglie a 20. La merce che si distribuisce arriva dagli invenduti di grande distribuzione e mercati. Il contributo della circoscrizione quindi non serve all’acquisto degli alimentari, ma a finanziare il servizio.

Come? Dando un qualche contributo (sulle cifre c’è incertezza) per il servizio prestato ad una o due persone che collaborano con la fondazione e si trovano in stato di disagio (non meglio chiarito). Numerosi interventi e domande che vanno a sottolineare il plateale fallimento del faraonico e innovativo Progetto DARE (almeno così si strombazzava all’epoca dell’assegnazione, con modalità alquanto “originali”, dei 120.000 euro di contributi europei per URBAN 2) Di questo progetto e delle sue finalità sociali ed assistenziali rimane esclusivamente la parte di distribuzione delle borse spesa (che di innovativo ha ben poco) e che pare che abbia costi di funzionamento piuttosto modesti (bastano 6.000.000 euro o poco più per mantenerlo e ampliarlo!), rispetto a quel sostanzioso contributo europeo andato ormai in fumo. Ma il presidente della Fondazione Dare (creata apposta per il progetto) non si sente per nulla coinvolto: “ i 120.000 euro sono serviti per la ristrutturazione di un locale (via De Canal) che la scorsa primavera è stato danneggiato da un nubifragio e non è più agibile. Abbiamo chiesto al Comune di non pagare l’affitto (3.200 euro annui) per affrontare le spese di rimessa in opera, ma per ora abbiamo dovuto pagarlo e poi forse ci sarà un rimborso.” Fra i forse e i ma, il risultato è che del negozio con fini sociali, a filiera corta, che doveva dare lavoro a soggetti svantaggiati e che per questo veniva affittato ad un canone che era circa il 10% del suo valore commerciale, non c’è più traccia. Ma, secondo il coordinatore Maseri, alla circoscrizione in questo momento interessa del progetto borse spesa, alla Fondazione sta utilizzare il contributo come meglio riesce, salvo i soliti obblighi di rendicontazione (ma un po' di tempo fa non era di diverso parere?) E per 120.000 euro di fondi europei sprecati…chi ha dato, ha dato, chi ha avuto, ha avuto…