Lista Civica La Piazza

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Commissione del 09 luglio 2012

La commissione del 9 luglio si e' risolta con una tragicommedia sempre uguale a se stessa: ogni volta che si parla di inceneritore e suoi annessi (le opere di compensazione) la storia diventa grottesca o perlomeno paradossale. Fa gli onori di casa il presidente Punzurudu, causa l'assenza giustificata del coordinatore competente, Marco Rappazzo, e cede subito parola e microfono al direttore del museo A come Ambiente, Carlo De Giacomi. Con aria mite e conciliante il direttore ci spiega per sommi capi qual è l'idea, il criterio, e l'auspicio di ciò che sarà il famigerato Pta. Anche lui, come tutti gli altri presenti, é costretto a mere dichiarazioni d'intento, il progetto verrà studiato nei dettagli ed eventualmente pubblicamente spiegato quando verrà conferito ufficialmente l'incarico per realizzare l'opera. Ad oggi siamo solo al progetto preliminare, che, continua bontà sua a spiegarci, è poco più di un’idea, ben diversa dal successivo progetto esecutivo. Dobbiamo quindi sorbirci per l'ennesima volta il pistolotto sul valore innovativo, simbolico, attrattivo, educativo e compensativo del Pta, di quanti benefici godrà il territorio una volta allestito questo genere di giardino, di come si realizza un progetto e con chi e di quanto miserrimi siano 350.000 euro come spesa compensativa, di quanta competenza ci sia nelle azioni del Museo. Ovvio che nessun "piazzino" metta in discussione realtà ed esperienze maturate dentro il museo A come Ambiente, così come la competenza del direttore. Qui il problema é altro. Non c’ entrano niente le 4 R (Riuso,Riciclo,Risparmio,Riduzione), nuovamente citate come mantra ad imperitura memoria, del quale siamo pienamente convinti e che ingigantiscono una volta di più il paradosso del quale si nutre il Pta: noi educhiamo i nostri bambini a comprendere come "non" si producono rifiuti, e mille e rotti metri più in là se ne dovranno però bruciare 450.000 tonnellate l'anno per almeno 20 anni. Se non riusciamo a produrli noi torinesi, li faremo arrivare da fuori, ha affermato serenamente l’assessore Lavolta durante il consiglio aperto del 18 giugno al salone Operti.

Viene più volte detto che ormai è troppo tardi per pensare di cambiare progetto, e nessuno, soprattutto il presidente, sembra ricordare che noi presentammo una mozione con richiesta di voto nominale sul PTA e allora consiglieri e coordinatori si espressero compatti contro la sospensione e revisione dell’iter progettuale, chi perché assolutamente convinto dell’opera (coordinatore Rappazzo, che ha anche affermato che il PTA avrà un tale effetto da rendere inutile la costruzione di un secondo inceneritore), chi più incerto ma bisognoso di procedure meno precipitose e “binarie” (Maseri, Perrone). Sia detto per inciso, questi ultimi due consiglieri, insieme ad altri della maggioranza, hanno espresso ultimamente in modi più o meno netti la loro contrarietà all’opera, aprendo incrinature nella compattezza della maggioranza. Ma in tutti questi mesi è stato detto tutto e il contrario di tutto, tranne quello che vorremmo davvero sapere e che anche oggi viene lasciato a margine come questione di poco conto, anomalia, conferma l’avvocato Massimo Giusio del Comune, secondo ospite della serata. Eppure ci sembra importante sapere dov'è la delibera o almeno un verbale che attesta la volontà della C2 di realizzare il Pta, chi l'ha presentata, dove e da chi e' stato realizzato il progetto preliminare.. Sono solo esempi di quesiti rimasti senza risposta, che saranno pure anomalie e non vizi di forma, ma certo avvolgono l'opera in una preoccupante cortina di confusioni e omissioni. Ci viene inoltre insegnato dal direttore di A come Ambiente, con l’aiuto del dizionario online, che per “compensazione” non si intendono vere misure riequilibratrici del carico ambientale, ma più generiche opere di riqualificazione urbana. Sarebbe bene leggere tale definizione anche al Comitato Locale di Controllo, all’Arpa, alla Provincia, che sempre il 18 giugno hanno ribadito tutti insieme, smentendo Lavolta, che compensare significa esattamente quello che recitano le carte dell’Accordo di Programma: portare a pari o migliorare i valori di emissioni nocive dovute all’inceneritore! Ed e' stato tragidivertente sentire l'avvocato bacchettare fra le righe il presidente Punzurudu "reo" di alcune "anomalie" procedurali (ma non di "vizi"). Anche lui (sempre l'avvocato) si e' dovuto render conto che quei pazzi dei "piazzini", prima di presentare carte e richieste di ogni genere, si informano. E così pure l'avvocato si e' accorto che l'articolo 7 e l'articolo 8 dell'accordo di programma recitano proprio ciò che da più di un anno sosteniamo: il progetto (?) si può cambiare! Non può a questo punto bastare l'imminente scadenza dei termini per la presentazione del progetto definitivo (30/09) ad avallare un'evidente boiata. Ecco che allora serve un'invenzione, un colpo di genio: la “progettazione partecipata ma non troppo”(meglio se limitata alla sola fase di utilizzo del Pta), da parte di tutti i soggetti del territorio interessati. Per cortesia qualcuno avverta Cascina Roccafranca che interessa molto il "suo" contributo e convinca i cittadini della Circoscrizione che non si tratta dell’ennesima presa in giro. Il vero "mattatore" della commissione rimane però il presidente della C2; dei suoi interventi a presentazione o a risposta ai cittadini presenti ricordo: - per superare la petizione firmata da 700 cittadini, con la quale sono stati proposti esempi di idee alternative al Pta e relativo utilizzo dei 350.000 euri, a lui sarebbe sufficiente presentare una contropetizione firmata da molti più cittadini, sicuramente favorevoli dell'opera. Sia chiaro: non é una minaccia, è solo una possibilità! Aspettiamo con ansia la presentazione delle firme. - il Pta é stato deciso, con tanto di carte protocollate, da una “delibera di "giunta". Palo!!! Si fa osservare che la giunta non può deliberare un bel nulla. Qualche sguardo perso nel vuoto, poi si chiarisce che la Giunta non è che proprio delibera, ma decide delle cose. C’è un verbale? Forse sì, sembrerebbe dal numero di protocollo, ma si farà una ricerca… - la mozione presentata dalla Piazza a Ottobre 2011 per rimettere in gioco come spendere i soldi delle compensazioni … gli è proprio sfuggita di mente e se ne prende tutte le responsabilità (!!) Sono sfuggite pure l'interrogazione (Giugno 2011), l'interpellanza (Febbraio 2012) e l'odg (Maggio 2012) successive. Ma il meglio e' proprio l'ultima battuta con cui si chiude il sipario sulla commissione: "l'articolo 7 c’è solo nell’accordo del 2010, ah, no, esiste anche in quello del 2012?! beh... allora grazie e buona notte a tutti".

Grazie davvero, comunque vada, a tutti i cittadini che, disinteressatamente e senza altro fine diverso dal conseguimento del bene comune, non demordono dall’assistere a simili commedie e/o a leggere i nostri "pezzi" di testimonianza. Aiutoooo!!!




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