Lista Civica La Piazza

Alla c.a. del Sindaco

Piero Fassino

 

e p.c.

Assessore Mariagrazia Pellerino

Ufficio risorse educative del Comune

Ufficio relazioni con la cittadinanza

 

 

Oggetto: organizzazione scuole estive ed esternalizzazione di alcuni asili nido

 

Gent.le Sindaco Piero Fassino,

appena un anno fa Lei veniva eletto con un plebiscito della città.

Durante la campagna elettorale il Suo partito aveva dato molto risalto all'istruzione, descrivendola come un vero e proprio fiore all'occhiello per Torino, un bene comune da difendere con le unghie e con i denti.

Nel Suo programma, ancora oggi consultabile sul sito www.pierofassinosindaco.it, Lei dichiarava di voler fare di Torino “la capitale del meglio che il nostro Paese è in grado di offrire”, “una città a misura di bambino: estensione di asili nido, nidi aziendali e scuole materne”.

Questo è uno dei motivi per cui Le è stata affidata la città, il nostro futuro, i nostri figli.

Ed ora, ad un anno di distanza, ci troviamo a fare i conti con le scuole estive decimate a cui si potrà accedere seguendo la graduatoria riferita all'anno di iscrizione; e ciò contrariamente a quanto accadeva  fino all'anno scorso, quando la scuola estiva era un diritto per tutti gli iscritti e si trovava in prossimità di quella ordinariamente frequentata!

 E poi c'è il progetto di esternalizzazione dei nidi,

che a molti sembra indicare l'inizio del processo di privatizzazione del servizio pubblico!

Ora ci chiediamo come sia potuto accadere.

Anche un anno fa, in piena campagna elettorale, c'era la crisi, il comune era tra i più indebitati d'Italia ed eravamo vincolati al patto di stabilità, eppure il PD pensava (o almeno diceva di credere) che l'istruzione andasse preservata ad ogni costo, senza se e senza ma.

Avevamo plaudito alla volontà di aumentare il numero degli asili nido, visto che quelli esistenti non erano in grado di soddisfare le domande delle famiglie.

Ora, in forza dell'accordo che Lei ed il Suo partito avete stretto con gli elettori, Le chiediamo di rispettare i patti e di rimettere la scuola tra le priorità della Sua agenda, interrompendo il progetto di esternalizzazione ormai avviato.

LA SCUOLA È E DEVE RIMANERE UN BENE PUBBLICO.

 

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