News dalla Circoscrizione 2
Consiglio di Circoscrizione del 10 ottobre 2011
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- Parent Category: News dai Territori
- Category: Circoscrizione 2
- Published: Tuesday, 11 October 2011 09:35
- Written by Cinzia Gallotti
Facciamo un gioco: trovare la parola chiave che descriva meglio quanto avvenuto nel consiglio di stasera. E’ difficile, me ne girano in testa tante, coscienza, responsabilità, coerenza, ma forse quella più citata è stata partecipazione.
L’o.d.g. è piuttosto nutrito, si parte con l’interrogazione del consigliere Plazzotta (Lega Padana Piemont) sulla riduzione di bancarelle in alcune aree mercatali…..
C’è l’interrogazione del consigliere Iocola (PdL) sulla situazione e sul possibile incremento delle aree cani nella circoscrizione. Si cita NewYork, dove sono così avanti da avere le aree cani dedicate per taglia. Il coordinatore Rappazzo (PD) risponde che le nove aree cani presenti in Circoscrizione sono una quantità discreta, che lui, personalmente, è contrario ad un’area cani per ogni giardino e che comunque non ci sono fondi per pensare ad incrementarle, la sola recinzione di un’area costa circa 3000 euro, si penserà innanzitutto alla manutenzione delle aree esistenti.
Il consigliere Versaci (UdC) chiede lumi sul percorso del bus 17, c’è da tempo una nuova fermata in via Filadelfia, quando verrà attivata? Si chiede che il progetto del percorso venga presentato in circoscrizione prima dell’attuazione perché sia partecipato. Notazione condivisa dal nostro consigliere Barla, che rileva come la situazione trasporti nell’intera circoscrizione dovrebbe, per la sua importanza, essere oggetto di specifica commissione. La coordinatrice Perrone (Sel) risponde che è sua precisa intenzione fare una commissione in cui partecipino soggetti istituzionali e cittadini per portare le loro istanze.
Il momento delle delibere scorre veloce e senza schermaglie: si approva il progetto minori (con l’astensione del PDL, di FLI e il voto contrario di Plazzotta), e si approvano all’unanimità i nuovi membri alle commissioni e la modifica al regolamento dell’Archivio Storico.
Eccoci al momento clou della serata: la mozione de La Piazza per interrompere l’iter di approvazione del progetto del Parco Tematico Ambientale. Barla non si dilunga in spiegazioni, del resto la mozione arriva dopo un’interpellanza e un’interrogazione, ma fa un sentito appello al Consiglio invitando ogni consigliere a votare secondo coscienza, e in modo coerente rispetto ai principi che dovrebbero rappresentare, pensando al merito della questione e non a chi presenta la mozione. La mozione approvata a maggioranza in un Consiglio è del Consiglio tutto e non di una o dell’altra parte, questo è il privilegio del gioco democratico. A riprova di una volontà di apertura Barla ricorda che la mozione è stata presentata senza data e senza firma alla conferenza capigruppo per accogliere eventuali emendamenti formali e raccogliere quindi il massimo consenso possibile. Conclude il suo intervento chiedendo il voto nominale.
Parte il carosello degli interventi, che vede Plazzotta lanciarsi in un ennesimo, confuso discorso in cui si chiede che come compensazione ai residenti “venga dato almeno il riscaldamento” e paventare la possibilità che l’inceneritore possa esplodere “tipo Chernobyl”.
Di Miscio (PdL) si dichiara in sintonia con la mozione e propone un consiglio aperto per far partecipare i cittadini alla questione consentendogli di esprimere le proprie opinioni.
E’ la volta di Mastrogiacomo (PD) che afferma con sicurezza che bloccare l’iter progettuale significherebbe perdere i 360.000 euro. La Piazza ha un “atteggiamento pregiudiziale“ e vuole sollevare un polverone solo per comparire sui blog. Questa accusa viene raccolta da Raso (Moderati) che, prima di uscire per la pausa sigaretta, ci ricorda che la campagna elettorale è finita quattro mesi fa e che se avessimo davvero a cuore il problema avremmo fatto proposte alternative. Per fortuna interviene la consigliera Imbesi (M 5 stelle), che non solo rileva che le proposte alternative sono contenute nella mozione (che evidentemente Raso, essendo lontana la scadenza elettorale, ha ritenuto superfluo leggere), ma non esita a definire il PTA una vera porcata (la parola è stata ormai sdoganata dall’onorevole Calderoli), inoltre altre aree coinvolte hanno già cambiato la destinazione d’uso, perché non può farlo la C2? Se non altro, rileva Imbesi, aver sollevato il problema ha almeno portato i consiglieri a non negare che l’inceneritore è dannoso per la salute dei cittadini. In realtà sia Prisco (PD) che Plazzotta ritireranno fuori il vecchio ritornello che sorgono inceneritori al centro di diverse città europee. Prisco aggiunge anche che a Grugliasco hanno avuto la stessa compensazione e i cittadini non si sono sognati di fare “tutto questo casino” (riflessione: ma i cittadini di Grugliasco hanno potuto dire la loro?)
Degni di nota per mancanza di coerenza le dichiarazioni di voto di Maseri (PD) e Alaimo (IdV): entrambi confermano che non c’è un progetto approvato, che forse il parco non era la migliore scelta compensativa, e poi dichiarano che voteranno contro.
Più machiavellica la Perrone (Sel): dichiara di essere d’accordo nei contenuti, ma contraria alla forma “troppo stringente” della mozione. Risultato: voto contrario.
A favore si dichiareranno invece, ribadendo alcuni punti della mozione, i consiglieri Russo (FLI) e Versaci; quest’ultimo sottolinea l’incongruenza logica di alcune dichiarazioni di voto di rappresentanti PD.
La chiusura spetta al coordinatore Rappazzo, che sceglie, forse, la linea più coerente di tutte: ripetere contro ogni evidenza che il progetto è un buon progetto e, tirando nuovamente in ballo la minaccia di un secondo inceneritore , afferma che l’unico modo per evitarlo è che i bambini della C2 giochino a riciclare la plastica nel nuovo PTA. Concede però che la partecipazione dei cittadini non c’è stata molto, forse potranno dire la loro nel momento in cui si preparerà il bando (a che pro? A quel punto sarà molto difficile cambiare le cose..).
Infine si vota: 10 i voti favorevoli (tutta l’opposizione), 15 i voti contrari (tutta la maggioranza).
Esco dalla sala mentre mi ronza nella mente una frase dell’intervento di Barla: “qui ci sarà qualcuno che voterà NO e domani vi racconterà che ha votato NO per dire SI”.