Lista Civica La Piazza

 

Non può essere che l'unico modo in cui la maggioranza di questa circoscrizione riesce a sopravvivere è non fare nulla.

Giovedì 16 gennaio: in calendario una riunione del consiglio, ma le notizie di cittadini allarmati riguardo ai fumi dell'inceneritore porta ad una convocazione urgente del Comitato Locale di Controllo a Grugliasco. Gli orari coincidono, con  alcuni consiglieri chiediamo che il consiglio venga spostato (e presentiamo un'interpellanza proprio sul tema inceneritore e ruolo svolto dalla C2 nel CLC).

Il Consiglio viene spostato di mezz’ora, giusto il tempo per il presidente Punzurudu di fare una comparsata al Comitato Locale di Controllo e tornare. Tanto mica il problema è grave.

Parrebbe però che alcuni membri della maggioranza siano finalmente determinati ad un interesse fattivo: i Moderati rendono nulla la riunione del 16 abbandonando la seduta per protestare contro il ritardo (di mesi) nella nomina del coordinatore della VI commissione (Ecologia, Ambiente). In questo atto "rivoluzionario" i Moderati ricevono un assist (insperato?) da alcuni consiglieri di minoranza, che firmano con loro un'interpellanza per suggerire il nome del nuovo coordinatore (parte della maggioranza)

Non ci avete capito nulla? Anche noi effettivamente facciamo fatica. Per un attimo abbiamo pensato che la politica si fosse finalmente accordata per affrontare di petto un problema.

Ma una più disincantata riflessione ci fa propendere per un giochetto interno che serva a cambiare gli equilibri interni alla maggioranza senza però cambiare il sostanziale disinteresse per i problemi veri.

Parliamoci chiaro: La Piazza desidera da sempre che le cose cambino, vorrebbe parlare di urgenze, di accordi su pochi punti che stanno a cuore al territorio perchè questa legislatura non sia del tutto inutile, se mai queste fossero le intenzioni non esiteremmo ad appoggiarle.

Si farà mai sul serio qualcosa?

Cinzia Gallotti



 

Pista-di-pattinaggio-1Nel consiglio di stasera (lunedi 16 dicembre, ndr) è stata approvata l'installazione della pista di pattinaggio su ghiaccio in Cascina Giaione. Dopo il deludente risultato dello scorso anno, quando la pista è rimasta pressochè inutilizzata, avevamo richiesto uno sforzo maggiore per promuovere l'iniziativa e per coinvolgere le scuole del territorio, principali diretti interessati alla promozione dello sport del ghiaccio che, va ricordato, rappresenta l'obiettivo del progetto.
Succede invece che le scuole che eventualmente decideranno di pattinare in Giaione dovranno pagare 22.50 € a bambino, per un corso di 5 ore, e 8 € per il pattinaggio libero.

Durante il Consiglio è stato anche evidenziato che in piazza Carlo Alberto si è allestita un'analoga pista. Lì però il costo è di 5 € per il pattinaggio libero e sono previsti corsi gratuiti per le scuole, nella fascia oraria 9 - 14. Insomma un confronto insostenibile.

Uno spiraglio però c'era. La giornata del mercoledì sulla patinoire Giaione è stata riservata in delibera alle iniziative circoscrizionali. Ma quali? Il coordinatore non lo sa e risponde che ci devono ancora pensare. Il cortocircuito a questo punto appare chiaro, ma anche la possibile soluzione. Un emendamento piazzino propone tempestivemente di consentire la partecipazione gratuita delle scuole di zona proprio nella giornata del mercoledì, già riservata alle iniziative circoscrizionali (fantasma). Sembra l'uovo di colombo per mettere a posto una delibera che fa acqua da tutte le parti.

Purtroppo no, sarebbe troppo semplice: PD, Sel, Moderati e IDV inspiegabilmente votano contro un provvedimento che poteva facilitare la partecipazioine delle scuole, dando un significato vero all'iniziativa promozionale di avvicinamento agli sport del ghiaccio. L'emendamento non passa con buona pace dei bambini della circoscrizione 2. Non resta che suggerire loro di prendere l'autobus e andare a pattinare gratis in piazza Carlo Alberto.



 

barca-abbandonataUn galeone con le vele al vento questo Consiglio di Circoscrizione non lo è mai stato ma a guardarlo adesso sembra sempre più un gommone alla deriva.
Colui che dovrebbe esserne il timoniere (il presidente) galleggia, senza idee né stimoli, lasciando, indolente, che siano altri a decidere il da farsi. Non ci stupisce troppo, lo avevamo detto fin dal primo giorno, che un presidente che non era espressione del quartiere, ma della logica di spartizione territoriale dei partiti, non poteva essere la risposta ai bisogni del territorio né coglierne l’essenza o guidarne le aspirazioni.
Giunta e coordinatori si limitano a ripresentare i progetti degli anni passati, al limite con qualche taglio. È così che abbiamo visto continuare iniziative discutibili come il Market solidale della Fondazione Dare, che ha bruciato120.000 € di fondi pubblici per poi chiudere dopo 6 mesi, o le feste di via senza regole, i pareri sempre favorevoli a parcheggi pertinenziali ed edilizia privata, le assegnazioni spazi senza logiche complessive, ecc. I Tavoli politici (Sicurezza, Mobilità sostenibile, Sport) che potevano rappresentare un momento di progettazione ‘bipartisan’ non vengono convocati.
Da giugno non si riunisce più la VI commissione e la Circoscrizione ha in sostanza abdicato al suo ruolo nel settore dell’ambiente (per di più con l’inceneritore che marcia a singhiozzo). Il coordinatore è dimissionario da un mese, così come il coordinatore della sotto commissione che non ha mai operato. Il presidente ne ha assunto l’incarico ad interim e anche questa commissione si è arenata.
La settimana scorsa si è tenuta una III commissione comunale per discutere il nuovo regolamento delle feste di via (anche in Comune infatti si sono accorti che c’è qualcosa che non va). Il presidente e il coordinatore competente non hanno trovato il tempo per partecipare così che la Circoscrizione si è fatta rappresentare dal componente di un’associazione di via che ha presentato le sue proposte di modifica al regolamento. Modifiche mai discusse pubblicamente in circoscrizione e che vanno solo nella direzione di salvaguardare gli interessi di chi organizza le feste di via, con buona pace del bene comune.
L’ultimo Consiglio è saltato per mancanza del numero legale. Vista la vicinanza con il naufragio, siamo in aria di rimpasto di giunta, e quindi i Moderati hanno ritenuto di fare la voce grossa.
Questi sono solo gli ultimi esempi di una navigazione a vista, senza meta, che contraddistingue questa legislatura. Non è ancora implosa (e magari non imploderà) solo perché trova il sostegno negli accordi tra partiti, sottoscritti altrove, e nell’incapacità dei consiglieri di maggioranza di interpretarli a tutela del bene comune.

Siamo però ora a metà mandato e la domanda è d’obbligo: ci possiamo permettere altri due anni e mezzo così?

Se la risposta fosse sì, vorrebbe dire che le Circoscrizioni non hanno più ragione di esistere e tanto meglio sarebbe smantellarle. È invece giunta l’ora di mettere al primo posto il bene comune e superare le strategie partitiche che stanno portando la Circoscrizione al naufragio. È venuto il momento in cui i Consiglieri che hanno a cuore il territorio, se ce ne sono, lo dimostrino con i fatti, formando un nuovo esecutivo, eventualmente anche al di fuori degli schieramenti consueti, che si concentri sulle questioni vitali per il territorio. Servono persone di buona volontà, legate dalla condivisione di un programma semplice e concreto, che lavorino per attuarlo, ridando almeno la rotta al gommone cui siamo aggrappati. Farsi si può fare. Lo faremo?



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18.11.2013: pubblichiamo l'articolo di Gabriele Guccione su Repubblica Torino di oggi.

> scarica l'articolo in formato pdf

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13.11.2013: > Pubblichiamo la risposta del Coordinatore della I Commissione, Vito Gentile, e del presidente Punzurudu alla nostra interpellanza sui locali ex poste alla fondazione Dare.

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Centro di redistribuzione sociale e punto vendita solidale. Era dicembre 2010, quasi tre anni fa. 120mila euro (fondi Urban) per lo start up del progetto ed assegnazione dei locali di via de Canal 33 bis. Canone agevolato per otto anni.

Luglio 2011. La circoscrizione assegna i locali ex poste di cascina Giaione alla Fondazione Dare per realizzare un punto di ristoro e vendita di prodotti equo solidali e a chilometri zero. Canone agevolato per dieci anni

A novembre 2011, dopo tre rinvii e con pomposa cerimonia sono stati inaugurati i locali di via de Canal 33 bis. Del mirabile e per certi versi interessante progetto non resta che fumo.

Via de Canal 33 bis non riapre da fine luglio e comunica che al termine delle ferie il 27 agosto 2012 non potrà riaprire per esigenze di manutenzione. Lo spazio solidale è durato sette mesi.

La concessione dei locali ex poste non è mai divenuta esecutiva.

All’ennesima interpellanza della Piazza sulla destinazione d’uso dei locali ex poste Cascina Giaione, la circoscrizione sostiene di avere le mani legate. Ovvero la FONDAZIONE DARE lamenta “la non adeguatezza dei locali (ndr di Via De Canal, ottimo risultato di assegnazioni multiple ad un solo ente) e della sede stessa e non si dichiara disponibile ad assumersi l’onere della manutenzione straordinaria”. La controversia tra il comune e la FONDAZIONE DARE è legata anche al pagamento del canone annuale e l’intestazione delle utenze. Per quanto tempo si trascinerà questa situazione posto che non si sia accettato lo status quo?.



Read more: FONDAZIONE DARE: TRE ANNI PERSI

 

Cartelli-stradali-pubblicitariOggi il programma prevedeva una I e II commissione congiunta per discutere sul parere relativo alle modifiche del regolamento comunale sulle insegne pubblicitarie. Protagonisti assoluti i due pseudo coordinatori PD + Sel, che attendono oltre mezz'ora prima di aprire la commissione perché... non sanno che dire. Il tecnico comunale che doveva illustrare il provvedimento infatti tarda a presentarsi e loro evidentemente non erano, diciamo, ferratissimi in materia. Incalzati, alla fine cedono e aprono le danze leggendo il provvedimento ma dimenticando di dire (e motivare) se propongono un parere favorevole o meno. La discussione si sposta subito sull'inutilità della seduta, sullo spreco di tempo e denaro pubblico anche perché alle poche domande di merito i coordinatori (e dire che sono due) non sanno dare risposta. Si chiude così in fretta e furia e senza nemmeno consentire tutti gli interventi. Sigh.



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