Lista Civica La Piazza

via demargheritaVenerdi 19 giugno 2015 si è riunita la seconda commissione di Circ2, presenti l'assessore Lo Russo e numerosi cittadini residenti nella zona, per discutere della situazione di degrado dello stabile di via Demargherita.

L'assessore ha illustrato l'ampio carteggio intercorso tra il suo assessorato, la proprietà, il nuovo acquirente e la Circoscrizione.

In sintesi: il proprietario (privato) intende vendere l'area perchè non gli interessa più. Si viene così ad un accordo nel quale il Comune stabilisce una variazione di destinazione d'uso da terziario a residenziale. In cambio il privato potrà costruire ma dovrà "riservare" 500mq alla Circoscrizione, realizzando una sala polivalente a disposizione della cittadinanza. In alternativa alla sala polivalente può versare 500.000 euro al Comune (pari alla metà della valorizzazione dell'area ottenuta con il cambio di destinazione d'uso).

Tutto questo è scritto nero su bianco in un atto unilaterale d'obbligo firmato dal proprietario e condizione necessaria per la variazione di destinazione d'uso.

Dopo anni il proprietario ha trovato un acquirente, il quale però vuole tenersi i 500mq. Per il mancato adempimento dell'accordo l'amministrazione chiede i 500.000 euro, a cui si aggiunge una penale di 150.000 euro.

Qui entra in gioco la Circoscrizione. Pare infatti che ci sia una lettera, firmata dal presidente, che propone all'assessore una soluzione: anziché versare 650.000 euro il proprietario ne versa solo 20.000 e può cominciare a costruire senza nemmeno realizzare il locale polivalente da dare alla circoscrizione.
Cioè: la Circoscrizione si dichiara disponibile a perdere 500mq di spazi da utilizzare senza nemmeno chiedere in cambio il pagamento di quanto previsto nell'atto unilaterale d'obbligo, se non una parte ridicola.

L'assessore riceve tale lettera e sonda informalmente in merito il consiglio comunale, il quale, ovviamente, gli dice che non se ne parla nemmeno: si creerebbe un pericoloso precedente.
Intanto il tempo passa e arriviamo al 30 aprile u.s., quando l'assessore propone all'acquirente di rateizzare i 650.000 euro in ragione dell'avanzamento dei lavori. Siamo in attesa della risposta.

Spazio quindi alle domande dei cittadini, dai quali però emerge soprattutto la (comprensibile) rabbia per la situazione di degrado in cui versa l'area. 

L'assessore risponde senza dire nulla di nuovo e ovviamente la rabbia dei cittadini sale ancora di più, aizzata ulteriormente dalla demagogia dei vari Di Miscio, Angelino e Macrì.
Noi della Piazza ci siamo limitati a dire due cose. La prima, proponendo una soluzione di buon senso: l'immediato inizio di un primo lotto funzionale di lavori consistente nella pulizia, bonifica e sanificazione dell'area. Nella sua replica Lo Russo dirà che certamente la sottoscrizione di un accordo con la proprietà sarà vincolata dall'immediata realizzazione dei lavori di bonifica.

La seconda, ribadendo la priorità nel mantenere al centro l'interesse della collettività, che concretamente si manifesta garantendo sicurezza e facendo in modo che il proprietario mantenga fede agli impegni presi nell'atto unilaterale d'obbligo.
Ma ormai quasi le 20 e l'assessore comunica di avere un impegno istituzionale.

La riunione viene sospesa e rimandata a data da destinarsi. Con il "giubilo" dei (pochi) cittadini ancora rimasti.

Se ne riparlerà comunque in Consiglio a breve. La Piazza ha presentato un'interpellanza in merito (si può leggere qui) con l'intenzione di chiarire il ruolo della Circosrcizione in questa vicenda e di allinearne l'operato ai desiderata dei residenti della zona.

 




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