Mercoledì 9 luglio 2014, ore 18:30

Riunione “estiva” del Consiglio della C2, ordine del giorno “leggero” (ci tornerò più avanti): perché allora questa cronaca della Piazza?

Per capirne il motivo devo aprire una parentesi tecnica; i nostri lettori più esperti, tra i quali sappiamo esserci anche parecchi non-sostenitori e non-simpatizzanti della Piazza che di tali questioni ne sanno molto più di me, possono tranquillamente saltare il prossimo capoverso.

(Parentesi tecnica: come molte assemblee anche il Consiglio della C2 per poter deliberare deve contare sulla presenza di almeno metà dei consiglieri, il cosiddetto “numero legale”; è consuetudine che il numero legale sia garantito dalla maggioranza che può contare su 15 dei 25 membri del consiglio ed il venir meno di questa condizione è spesso considerato segno di debolezza della maggioranza tanto che viene talvolta attuato il meccanismo, definito con arguto ossimoro “assente in aula”, che consiste, da parte dell’opposizione, nel richiedere le verifica del numero legale e poi dichiararsi assenti anche se si è presenti. Fine della parentesi tecnica).

Ora avviene che in questo piovoso inizio d’estate la già più volte traballante maggioranza in consiglio sia colpita da una piccola epidemia di… ferie e che quindi i consiglieri di maggioranza non siano in numero sufficiente a garantire il famoso numero legale; che fare? Forse la cosa più semplice sarebbe annullare il Consiglio ma incombe un Ordine del Giorno da far tremare i polsi:

ben tre interpellanze su temi “caldissimi” (attraversamenti pedonali su via Guido Reni, riasfaltatura di 50 metri di una via del Centro Europa, la temporanea sospensione dei servizi dei centri giovani) ed un parere su un regolamento comunale, di cui probabilmente nessuno sa nulla. Però il rinvio non è proprio pensabile ed il pensiero del cittadino inevitabilmente va a quel famoso adagio che recita “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” ed alla conseguente considerazione che forse il motivo per non annullare la riunione sta proprio nell’”intoccabile” gettone di presenza. 

Come fare allora per salvare il gettone se non la faccia? Si chiede un aiutino alla parte più “responsabile” della minoranza che, nel caso qualche malandrino chieda la verifica del numero legale vada in soccorso della maggioranza. Ora avviene che il malandrino sia il “solito” consigliere Barla della Piazza che nel bel mezzo del Consiglio chiede la verifica e regolarmente alcuni consiglieri di opposizione si danno presenti, mentre altri 3, pur presenti, si danno assenti; quello che però nessuno si aspetta è che anche Barla si dichiara presente! Ohibò! Questa non si era mai vista; quale oscura manovra si cela dietro questa stranezza? La manovra non è oscura per nulla: semplicemente si è voluto far emergere la situazione sopra descritta ma non è nello stile della Piazza ricorrere a trucchi tecnici per mettere in difficoltà la maggioranza bensì sollecitarla su problemi concreti.

A questo punto succede di tutto perché uno dei consiglieri “assenti” chiede la parola ma gli viene contestato (con qualche ragionevolezza) che se è assente non può intervenire; un altro chiede conto a Barla del suo comportamento e si sente rispondere (ancora con qualche ragionevolezza) da uno dei consiglieri più esperti che uno fa quello che vuole; alla fine, a fronte delle reiterate richieste di intervento del consigliere “assente” e di una nuova richiesta di verifica del numero legale (che ha lo stesso risultato della precedente) il presidente non trova di meglio che sospendere (?) la seduta per poi in qualche modo riprenderla e condurla in porto.

In sostanza: al di là delle schermaglie e di giochetti tra maggioranza e minoranza, non si è concluso nulla ma il gettone è salvo!

Prima delle vacanze di agosto sono previsti ancora due Consigli: assisteremo ad una replica? I biglietti di ingresso sono gratuiti, lo spettacolo è assicurato; se non siete in vacanza…