Lista Civica La Piazza

 

barca-abbandonataUn galeone con le vele al vento questo Consiglio di Circoscrizione non lo è mai stato ma a guardarlo adesso sembra sempre più un gommone alla deriva.
Colui che dovrebbe esserne il timoniere (il presidente) galleggia, senza idee né stimoli, lasciando, indolente, che siano altri a decidere il da farsi. Non ci stupisce troppo, lo avevamo detto fin dal primo giorno, che un presidente che non era espressione del quartiere, ma della logica di spartizione territoriale dei partiti, non poteva essere la risposta ai bisogni del territorio né coglierne l’essenza o guidarne le aspirazioni.
Giunta e coordinatori si limitano a ripresentare i progetti degli anni passati, al limite con qualche taglio. È così che abbiamo visto continuare iniziative discutibili come il Market solidale della Fondazione Dare, che ha bruciato120.000 € di fondi pubblici per poi chiudere dopo 6 mesi, o le feste di via senza regole, i pareri sempre favorevoli a parcheggi pertinenziali ed edilizia privata, le assegnazioni spazi senza logiche complessive, ecc. I Tavoli politici (Sicurezza, Mobilità sostenibile, Sport) che potevano rappresentare un momento di progettazione ‘bipartisan’ non vengono convocati.
Da giugno non si riunisce più la VI commissione e la Circoscrizione ha in sostanza abdicato al suo ruolo nel settore dell’ambiente (per di più con l’inceneritore che marcia a singhiozzo). Il coordinatore è dimissionario da un mese, così come il coordinatore della sotto commissione che non ha mai operato. Il presidente ne ha assunto l’incarico ad interim e anche questa commissione si è arenata.
La settimana scorsa si è tenuta una III commissione comunale per discutere il nuovo regolamento delle feste di via (anche in Comune infatti si sono accorti che c’è qualcosa che non va). Il presidente e il coordinatore competente non hanno trovato il tempo per partecipare così che la Circoscrizione si è fatta rappresentare dal componente di un’associazione di via che ha presentato le sue proposte di modifica al regolamento. Modifiche mai discusse pubblicamente in circoscrizione e che vanno solo nella direzione di salvaguardare gli interessi di chi organizza le feste di via, con buona pace del bene comune.
L’ultimo Consiglio è saltato per mancanza del numero legale. Vista la vicinanza con il naufragio, siamo in aria di rimpasto di giunta, e quindi i Moderati hanno ritenuto di fare la voce grossa.
Questi sono solo gli ultimi esempi di una navigazione a vista, senza meta, che contraddistingue questa legislatura. Non è ancora implosa (e magari non imploderà) solo perché trova il sostegno negli accordi tra partiti, sottoscritti altrove, e nell’incapacità dei consiglieri di maggioranza di interpretarli a tutela del bene comune.

Siamo però ora a metà mandato e la domanda è d’obbligo: ci possiamo permettere altri due anni e mezzo così?

Se la risposta fosse sì, vorrebbe dire che le Circoscrizioni non hanno più ragione di esistere e tanto meglio sarebbe smantellarle. È invece giunta l’ora di mettere al primo posto il bene comune e superare le strategie partitiche che stanno portando la Circoscrizione al naufragio. È venuto il momento in cui i Consiglieri che hanno a cuore il territorio, se ce ne sono, lo dimostrino con i fatti, formando un nuovo esecutivo, eventualmente anche al di fuori degli schieramenti consueti, che si concentri sulle questioni vitali per il territorio. Servono persone di buona volontà, legate dalla condivisione di un programma semplice e concreto, che lavorino per attuarlo, ridando almeno la rotta al gommone cui siamo aggrappati. Farsi si può fare. Lo faremo?




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