Lista Civica La Piazza

 

20130422 inceneritoreFacendo seguito all’interessante scambio avvenuto all’interno del tavolo tematico dello scorso 18 aprile, dedicato all’informazione sul tema dell’inceneritore, è emersa l’opportunità, andando oltre qualsiasi logica di allarmismo, di mantenere l’attenzione da parte di cittadini della Circoscrizione 2 sui molti temi.
Ci piacerebbe che i sostenitori e simpatizzanti della Piazza ci aiutassero a “tenere le antenne ben dritte” su queste domande, aiutandoci se necessario a portare avanti le opportune azioni politiche.
- Monitoraggio ambientale: il bianco ambientale (monitoraggio ante operam) risale ormai al 2007. E’ attualmente in corso un aggiornamento da parte di ARPA circa le deposizioni atmosferiche totali, che dovrebbe concludersi entro il 2013. E’ bene informarsi sullo stato di avanzamento.
- Sorveglianza sanitaria: è previsto l’avvio di un piano di sorveglianza sanitaria epidemiologica/tossicologica sulla popolazione, sotto la supervisione di un Comitato Tecnico Scientifico nominato dalla Provincia di Torino. La messa a disposizione delle risorse previste (2 milioni per 5 anni) è a carico di TRM, che sta però contestando il budget da destinare a tale attività.
- Gestione dell’impianto. E’ prevista la certificazione ISO 14001 dell’inceneritore entro 2 anni dall’avvio e la certificazione EMAS entro 3 anni dall’avvio. Tali certificazioni rappresentano certamente una garanzia in più in termini di gestione dell’impianto e trasparenza, anche se la privatizzazione di TRM rappresenta un fattore di incertezza maggiore rispetto alla valenza di tali strumenti
- Informazione ai cittadini. I principali canali di informazione sono rappresentati dal sito di TRM, di ARPA Piemonte, il Comitato Locale di Controllo e dai verbali del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) individuato dalla Provincia. Le informazioni esistono ma sono molto disperse, occorrerebbe creare un gruppo stabile di persone che faccia un monitoraggio e pressione nei confronti della Circoscrizione affinchè faccia altrettanto a livello istituzionale.
- Controlli in ingresso. QUANTITA’: nonostante le ripetute dichiarazioni, è evidente il conflitto tra l’interesse a bruciare rifiuti per l’intera quantità autorizzata (421.000 tonn/anno) e la necessità di procedere verso l’obiettivo di legge del 65%
- Controlli in ingresso. QUALITA’ del rifiuto: è previsto nell’autorizzazione, prima della miscelazione dei rifiuti, un controllo (“omologa”) sulle singole tipologie di rifiuto in ingresso, che tuttavia non appare così sistematico e puntuale da garantire che tra i rifiuti conferiti non vi sia la presenza anche di rifiuti esclusi dall’elenco di quelli autorizzati. Quali sono nel dettaglio le procedure previste?
- Controlli in uscita: i controlli sul processo e al camino sono numerosi e conformi a quanto previsto dalla normativa, ma non sembra sufficientemente documentata la procedura per la gestione di eventuali emergenze al di là dei periodi di funzionamento anomalo già previsti (è ammesso il superamento dei valori limite fino a 60 ore/anno per le attività di manutenzione programmata)
- Opere di compensazione: molte delle opere di compensazione sono in ritardo per mancanza di fondi da parte della Regione. Il PTA (Parco Tematico Ambientale) è ad oggi in una fase di stallo, nell’attesa che il Comune definisca le modalità di affidamento dell’opera al Museo A come Ambiente nonchè le modalità tanto sbandierate con cui si intende fare la progettazione partecipata. Le recenti dichiarazioni dell’Assessore La Volta fanno pensare che la volontà di procedere rapidamente stia venendo meno
- Rilocalizzazione della SADI Servizi Industriali. L’azienda, che doveva essere rilocalizzata, ha vinto il bando per lo smaltimento delle polveri e delle ceneri residue della combustione, andando di fatto ad aumentare il carico ambientale sull’area. Quali garanzie scritte ci sono che, come letto sui giornali, lo smaltimento avverrà in sito collocato in Lombardia? Quali garanzie ci sono che le promesse di rilocalizzazione non vengano abbandonate?
- Teleriscaldamento. L’allacciamento dell’inceneritore al teleriscaldamento è per ora solo una previsione. L’unico documento esistente è un contratto di impegno del 2 gennaio 2013 della società TLR-V (TRM) a progettare entro 180 gg. dall’avvio dell’inceneritore il sistema infrastrutturale necessario alla cessione del calore alle reti di distribuzione di Grugliasco, Beinasco (dove la rete non esiste ancora) e Torino. Per le opere servono 19,5 milioni, di cui 4 messi da TRM e gli altri (forse) dalla Regione. Che garanzie ci sono che i lavori saranno completati e che se i conti non dovessero tornare i costi non saranno ribaltati sul costo dell’energia venduta?
- Trasporto dei rifiuti su ferrovia. La connessione allo scalo ferroviario, che faceva parte del progetto, è stata sospesa su proposta di TRM nonostante il parere contrario del Comitato Locale di Controllo. E’ ipotizzabile che, anche qualora si creassero le condizioni per procedere, un soggetto ormai privatizzato faccia ciò che non è riuscito a fare il soggetto pubblico?




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