Lista Civica La Piazza

Presenti molti ragazzi ed educatori del centro Aladino (cooperativa Esserci), il tema della serata è il nuovo appalto. Quello vecchio, durato quattro anni, con i problemi di bilancio emersi l’anno scorso e faticosamente rattoppati, è in scadenza. La parola va a Francesco, che con chiarezza espone le attività portate avanti nel progetto.

Colpisce la vastità degli obiettivi e il sereno rendiconto dei risultati: ai ragazzi vengono offerte attività di formazione e mantenimento di competenze per l’inserimento al lavoro. Negli anni, 16 di loro hanno trovato lavoro a tempo indeterminato, solo uno è stato licenziato quest’anno e ora è con contratto a termine. La crisi si fa naturalmente sentire di più su chi ha meno difese e oggi la situazione è nettamente peggiorata e le opportunità scarseggiano. L'attività di sostegno al lavoro si esplica anche (nei confronti di chi è momentaneamente disoccupato) "tenendo allenate" le persone ad avere un orario cui alzarsi la mattina, degli obiettivi, delle cose da fare. Si insegna a sostenere un colloquio di lavoro.

L’altra grande area d’intervento è nella socializzazione,  integrazione e ricreazione. Si fanno teatro, uscite, gite di due giorni, si scrive un giornalino, c’è un laboratorio di danza indiana…

Il centro Aladino forma anche nuovi volontari ed è in rete con i servizi sociali (Tavolo Tecnico) e con altre associazioni ed enti (Isola che non c’è o Cepim, ad esempio).

Alla conclusione della relazione la sensazione che rimane nel pubblico è netta: il Centro Aladino ha svolto la sua funzione in modo eccellente e dovrebbe non essere tagliato, ma replicato, copiato, difeso con orgoglio. E’ questo il senso di molti interventi di cittadini e consiglieri che chiedono di capire cosa succederà domani.

Maseri risponde, coadiuvato dalla dirigente dei Servizi Sociali, che è in preparazione un bando, che la cifra del servizio è stata tagliata ma il meno possibile (36.0000 euro annui invece dei precedenti 42.000) e che il servizio sociale si accollerà la parte di attività rieducativa individuale per alleggerire il Centro.

Per una volta pare che siano tutti d’accordo, ma alcuni sottolineano che la maggioranza dovrebbe essere più determinata nel difendere progetti di eccellenza e nel definire quali sono le priorità  di spesa.  Botta e risposta sui fondi alle bocciofile che vengono citati come esempio di spesa eliminabile.

Alcune cose, al di là di enunciazioni di principi e buone intenzioni risultano chiare:

- il bando di gara sarà annuale e i tempi di attuazione burocratica potrebbero prevedere lungaggini e quindi eventuale sospensione o riduzione temporanea del servizio;

- la previsione di spesa è oggi fatta in totale assenza di notizie sul bilancio 2013 (ma non si può aspettare il Comune che l’anno scorso ha approvato il bilancio in primavera).

In un’atmosfera un po’ diradata (di consiglieri, ne sono rimasti 4) e mesta, si presenta il secondo punto: EDU-CARE, attività di sostegno a ragazzi con DSA segnalati dai servizi sociali per i quali si richiede un contributo di circa 1500 euro. Nessun commento alla presentazione, tutti a casa.




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