Lista Civica La Piazza


 
 
 

 

Una commissione dove si è potuto affrontare il problema serenamente, costruttivamente, un grazie ai cittadini, è stata una bella esperienza. Queste più o meno le parole di commiato della coordinatrice della V comm. alla fine dell'incontro.

Verrebbe da dire: la politica che scopre se stessa.

 

 

Mauro Dulla viene invitato ad esporre come primo firmatario la mozione presentata a gennaio, quella sulla disastrosa condizione delle palestre che dopo tanti tira e molla è approdata all’idea del Tavolo di lavoro aperto alle associazioni. Diverse erano presenti oggi, hanno chiesto con chiarezza quali obiettivi si pone il Tavolo, che metodo, quali regole d’azione, quali priorità intende darsi. Per tutti una cosa è chiara: forse il Tavolo Sport può occuparsi sia di impiantistica che di promozione sportiva, ma senza palestre la "cultura dello sport" è una frase lasciata al vento.  Dalla coordinatrice alcuni punti fermi: i tavoli devono prevedere la presenza di politici e di tecnici della circoscrizione, bisogna avere una rappresentanza di tutte le discipline sportive presenti sul territorio (dal basket all’arco giapponese) e non deve essere un’assemblea oceanica.

Giusto, ma come stabilire chi può rappresentare uno sport che magari conta decine di associazioni e centinaia di praticanti? Non c’è un “direttivo” eletto del basket o del calcio di quartiere, ad esempio. E poi non è meglio raccogliere l’apporto di ogni persona esperta che ha qualche proposta da fare?  In fondo la decisione ultima segue comunque la via della delibera consiliare e la politica rimane arbitro della situazione.

Perché la partecipazione non fa rima con la democrazia ce lo spiega un cittadino molto vicino ad una parte di maggioranza che, con un discorso lungo e criptico allude al fatto che secondo lui le associazioni sono lì per fare i loro interessi di parte e per  fare pressioni sui politici (ma loro sanno resistere, ah, se sanno resistere!!).

La Coordinatrice si arrende sulla partecipazione libera delle associazioni, ma incanala la strada della difesa dello sport pubblico (come se qualcuno lo avesse messo in discussione) e spiega il pericolo che le concessioni diventino sostanziale privatizzazione degli impianti,  poi cita qualche esempio, che verrà contestato subito come impreciso. Rimane aperta ai lavori anche questa strada.

Dulla non concede tregua fino alla promessa del Direttore Camera che la prima convocazione sarà inviata entro una settimana.

 Nasce di nuovo il Tavolo Sport e le associazioni verranno coinvolte per affrontare il problema delle palestre: per La Piazza un ottimo punto d'arrivo!

Cinzia Gallotti

 

 

 

 

 

 




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