LA CASCINA ROCCAFRANCA NEL LIMBO.
Chi non conosce la Cascina Roccafranca? E’ un luogo accogliente e bello che è diventato il fulcro culturale del nostro quartiere. Provate a entrare in una qualsiasi serata infrasettimanale e avrete la sensazione di essere in un virtuoso e creativo alveare, dove la conferenza sull’etologia animale può incrociarsi con il corso di musica afro e la cena sociale del Gruppo Acquisto Solidale. Nata come un esperimento innovativo di collaborazione fra il Comune e le associazioni, è diventata un’eccellenza che sta facendo scuola in tutta la città. Ma alla Roccafranca il Consiglio Direttivo è scaduto ormai dal 31 dicembre 2010 e tocca al Comune indicare, su segnalazione della Circoscrizione, uno dei 5 membri del nuovo direttivo. I due di competenza delle associazioni sono stati eletti già un anno fa. Ma tutto tace. E tutto sembra andare avanti come sempre, anche perché, da regolamento, in assenza del nuovo Consiglio, il vecchio continua le sue funzioni.
Ma ci sono fondi solo fino alla fine del 2012, e spetta al direttivo entrante trovare nuovi finanziamenti, perciò le persone che lavorano in Roccafranca ad oggi si devono accontentare di un futuro a termine.
E’ troppo chiedere al Comune di non lasciar morire, senza alcun motivo evidente, questa realtà che invece dovrebbe essere sbandierata come un fiore all’occhiello?
Cinzia Gallotti