Lista Civica La Piazza

 

P090212 19.22Il salone della Cascina Giajone è affollato. Il programma prevede la riunione della V Commissione, questo l’Ordine del Giorno:

1. Iniziative 8 marzo

2. Turismo sociale

3. Varie ed eventuali.

La coordinatrice comincia impassibile e non sembra stupita per l’inusuale partecipazione, e sì che la maggior parte del pubblico è formata da atletici giovanotti, genitori e bambini; che siano tutti venuti a scoprire in anteprima gli spettacoli e le conferenze che la Circoscrizione organizza per la Festa della Donna?

Il cittadino Mauro Dulla dopo quasi 30 minuti di paziente attesa comincia a svelare l’arcano: è il primo firmatario della petizione di 400 firme che le associazioni sportive hanno presentato al Consiglio Circoscrizionale un mese fa, per sollecitare interventi sulla gestione degli impianti sportivi di quartiere, ad oggi in una situazione di gravissima emergenza (notizia del giorno, la possibile chiusura di altre due palestre del complesso Alvaro-Modigliani, dopo la chiusura in autunno di quella dell’ex-Valletta).

La petizione si configurava come un estremo appello alle forze politiche di maggioranza, che hanno brillato, nella scorsa legislatura e in questa, iniziata ormai da nove mesi, per il loro immobilismo. E dire che all'indomani delle elezioni il presidente Punzurudu aveva annunciato alla stampa cittadina una “risistemazione entro 3 anni di tutti gli impianti sportivi” del quartiere.

Stasera i cittadini sono arrivati di persona a raccontare di palestre allagate, di gare annullate, di bambini che devono spostarsi di zona o andare nei comuni limitrofi per continuare l’attività sportiva che fino all’anno scorso riuscivano a svolgere a due passi dall’uscita della scuola.

Ma la coordinatrice li ha immediatamente zittiti. “Non è all’ordine del giorno!” Al massimo se ne potrà parlare nelle varie ed eventuali, ma non prima di aver illustrato perché per gli anziani della C2 è bene prevedere soggiorni in località montane, che assicurano una certa frescura, anche se quelle marine restano le preferite dall’utenza.

In più occasioni il pubblico viene bacchettato, perché, insomma, va bene tutto, però almeno “il rispetto delle regole!” e la coordinatrice non vorrebbe vedersi costretta a interrompere la commissione…

Quest’ultima prospettiva (o forse la parola giusta è un’altra?) catalizza gli interventi di un paio di consiglieri di minoranza. E insomma, non è che si possano trattare così consiglieri e cittadini, per di più, come accade spesso, alla commissione si arriva senza aver ricevuto prima la necessaria documentazione, come si può pretendere di discutere produttivamente di alcunché?

Ricondotta a più miti consigli, ricordando forse che, regola delle regole nella democrazia rappresentativa è l’ascolto dei propri rappresentati, la Bernardini ritiene di aver esaurito gli argomenti all’odg e passa la parola ai cittadini.

Sono quasi le 20, ma la lucidità di chi ha molte buone ragioni da presentare non viene meno e nemmeno il pragmatismo: lo sporti in C2 è allo sfascio, soprattutto perché quando si poteva ancora mettere una pezza non si è fatto nulla. Dai cittadini e dal nostro consigliere Barla una proposta: facciamo finta che il mondo cominci oggi, da stasera si convochi un tavolo di lavoro con una manciata di politici ma, soprattutto, con cittadini e rappresentanti di associazioni che sanno bene di cosa si sta parlando. L’obiettivo? Mettere in piedi il più velocemente possibile dei progetti di collaborazione per salvare il salvabile e sulla lunga prospettiva, dare una virata decisa al modo di gestire gli impianti in C2 (ad esempio “specializzando” gli impianti sportivi in modo da razionalizzare interventi di manutenzione e attrezzature).

La risposta della coordinatrice? Per il tavolo sport “non c’è abbastanza personale amministrativo” e per conoscere la situazione dettagliatamente intende proporre una “mappatura” degli impianti. Molti dei cittadini presenti si dichiarano pronti a fare un disegnino sul momento delle palestre allagate per sveltire i tempi dell’informativa. E il loro tono non è ironico.

La pressione si alza, ma anche molti dei consiglieri rimasti, la seduta si dichiara tolta perché è troppo tardi per proseguire (sono le 20,20) e forse perché non c’è un modo diverso o abbastanza onorevole per uscirne senza cambiare (è proprio il caso di dirlo) tutti i giochi.




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