Lista Civica La Piazza

La Piazza crede nell’impegno sociale e politico come servizio alla comunità, finalizzato al raggiungimento del bene della collettività. Rifiuta clientelismi e personalismi, si richiama al  senso di responsabilità, indispensabile per costruire un mondo più giusto e più equo. Ritiene che l’unica soluzione alla crisi della politica sia l’impegno attivo per il bene comune, l’ascolto dei bisogni dei cittadini e la ricerca di risposte efficaci e condivise.

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Si e' svolta Domenica 2/10 la "festa" di via promossa dall'associazione commercianti di c Orbassano nel tratto tra Piazza S. Rita e Piazza Pitagora. Scopo della festa era la promozione delle attività commerciali li' presenti in pianta stabile ( i negozi, per farla breve ) ma, come ormai vien facile da dire, di "esercizi" aperti se ne son visti pochini, fatti salvi quelli che la Domenica son comunque aperti ( bar, gelaterie, pasticcerie, ristoranti, ecc ).
Tale situazione e' sopperita dalla nutritissima schiera di banchi ambulanti che, al solito, trasforma la strada in un mercato dalle grandi dimensioni. Ora, non e' certo volontà di chi scrive mancar di rispetto a tutti coloro che cercano di guadagnarsi il pane svolgendo un lavoro per niente comodo  (l'ambulante appunto) pero', e ce n'è ben più di uno ( di pero'), una festa e' una festa e un mercato e' un mercato.
Basta solo mettersi d'accordo sul significato delle parole...
La prima obiezione sara' certo che le feste costano e le sole quote di partecipazione dei commercianti non coprono che in minimissima parte le spese,rendendo quindi necessaria la presenza di tanti "banchi" che con un onere chiaramente più alto copriranno il tutto. E tutto viene sicuramente coperto, ad iniziare dagli spazi.
Che si potrà fare o vedere a queste feste di via una volta risolta la questione delle spese?
Nulla, ma proprio nulla!
Se tutto ha da risolversi con le vasche stile Gru all'aperto, beh, va da se', le feste son altra cosa.
La seconda obiezione potrà essere che comunque di gente ne accorre sempre tanta ed il successo della manifestazione lo si misura coi numeri, non concordo ma tant'è. Parlando di numeri pero' qualcuno lo diamo anche noi: le bancarelle autorizzate dovevano essere massimo 80, e quante erano invece? Tante, tante di più! E dei 60 negozi che dovevano aderire con facoltà di esporre e vendere fuori? Meno, molti meno!
Anche i numeri così come le parole hanno un significato e questi numeri non sono altro che i dettami dell'autorizzazione a far festa.
Terza obiezione poi risulterà quella della partecipazione alle riunioni dell'associazione organizzatrice che, eccetto rare occasioni, e' sempre molto risicata.
Perché ?
Perché non ci sono idee, perché un sano senso di apparteneza al territorio non esiste, perché l'unica pretesa e' far "cassetta", perché ci si dimentica che potremmo spendere l'idea che Noi esercenti siamo i primi soggetti interessati alla sicurezza, alla pulizia, alla civiltà, alla legalità, alla costruzione di rapporti che vanno appena oltre il mercimonio. Dovremmo aver a cuore le sorti dei nostri vicini, e negozianti e residenti, perché le nostre fortune dipendono soprattutto dalle loro. E non parliamo più di convenienze, le Gru sanno convenire meglio. E non parliamo più di professionalità da regalare ai nostri clienti, io non capisco nulla di mobili, di vestiti, di auto, di foto, l'unica cosa che comprendo e' la fiducia.
Ecco, cominciamo con il non prenderci in giro, proviamo a pretendere che la gente riconosca il nostro piccolo merito a far si che le nostre strade siano "civili", ed e' per questo che le loro case valgono molto. Ma la gente vale molto di più, non possiam dimenticarcene e se mai ci fosse ancora possibilità proviamo ad offrire qualcosa di noi: che sia volontariato,
musica, danza, cinema, teatro di strada, sport, pittura, eccetera,non avrà importanza. Sara' importante partecipare, coinvolgere, esserci, provare, guardare, ascoltare, giocare.
Fuori le idee, sara' un bell'affare!


Che la festa cominci!!!Un bottegaio di corso Orbassano




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