Lista Civica La Piazza

 

Pubblichiamo due resoconti del Consiglio di Circoscrizione 2 tenutosi in Cascina Giajone il 26 settembre 2011. Il primo è stato curato da Laura Zanlungo. Il secondo, più colorito, da Enrico Bertarelli.

Da segnalare che un emendamento delLa Piazza è stato approvato! L'emendamento prevede che le Associazioni che utilizzano gratuitamente gli spazi sportivi presentino entro 30 giorni una relazione sull'andamento e sugli esiti delle loro attività.

 

Si precisa che eventuali frasi riportate in questi resoconti sono frutto di rielaborazione e non riportano fedelmente le espressioni usate in seduta.

Resoconto di Laura Zanlungo

La squadra della Piazza è schierata a bordo campo: undici giocatori intorno al coach Marco Barla.

5 stelle invita a parlare di acqua: perché si è affidato a un privato il distributore di cascina Giaione (dove l’acqua costa 0,5 centesimi al litro) e non si è scelta la Smat, che la distribuisce gratuitamente, con costi di gestione anche più bassi? Ma in questo caso viene garantita la microfiltrazione e l’abbattimento batteriologico, risponde il coordinatore interessato, e poi c’erano ancora soldi di Urban 2… Oddio, allora la tanto osannata acqua dell’acquedotto di Torino, che prossimamente arriverà nelle scuole in alternativa alla bottiglietta, è piena di batteri!

Si passa alle compensazioni dell’inceneritore: il quartiere ha bisogno di un  parco tematico da 360.000 euro, pari a un terzo del bilancio circoscrizionale, di cui la metà destinati a consulenze? Non ci si potrebbe orientare verso interventi di risparmio energetico e di tutela ambientale? La Piazza chiede ai presenti di esprimersi su un progetto di cui non si è mai parlato, né in Consiglio, né in Commissione… Piovono commenti dell’opposizione, la maggioranza tace. C’è chi ventila che ci siano “interessi in gioco”, chi chiede di sentire i cittadini e di parlarne in una commissione ad hoc o in un consiglio aperto. I grillini auspicano la presenza della Circoscrizione 2 nel Comitato di controllo locale, dove rappresentanti dei Comuni e dei quartieri coinvolti si confrontano con TRM, il gestore dell’inceneritore. No problem, rassicura il presidente, lui ha partecipato a uno (o più?) incontro/i ed è stato detto che non ci sono problemi per la salute.

Il progetto è molto ambizioso e va seguito, dice il coordinatore. L’obiettivo è quello di contribuire all’educazione dei bambini: iniziative come questa potrebbero impedire la costruzione di altri inceneritori in Torino e dintorni (come già si ventila). Ma questo progetto miracoloso continua a essere un fantasma, si potrebbe averne copia, please? Altro silenzio. E magari una risposta scritta, come stabilisce il regolamento…

Poi c’è il problema dell’area dimessa via Sarpi – corso Tazzoli: si costruirà un Gulliver di 10 piani in mezzo alle casette lillipuziane tutt’intorno? Un consigliere del Pdl dichiara che combatterà fino in fondo, con tutte le sue forze, perché questo non avvenga, un vero benefattore dal momento che dichiara candidamente che il suo bacino di voti non è propriamente posizionato nella zona interessata.

E’ già tardi quando si inizia a discutere di assegnazione degli spazi sportivi. Sembra che il criterio per concedere spazi gratuiti sia quello di privilegiare le associazioni che hanno particolare attenzione verso i soggetti disabili. Allora come mai tra loro figura la Frantos Onlus, formata da peruviani che si occupano di extracomunitari? La Piazza emenda, cioè chiede spiegazioni e poi domanda che la Frantos venga cancellata dall’elenco dei privilegiati, e come segno di correttezza propone che entro 30 giorni le associazioni presentino una relazione sull’andamento e sugli esiti delle loro attività. Tutto a posto: le scelte sono state fatte applicando un regolamento del 2002, rassicura la coordinatrice ( o si dice coordinatore anche se femmina? Si passa qualche minuto ad arrovellarsi su questo basilare dilemma), nessuna spiegazione viene data sui casi particolari.

Il clima si surriscalda quando un consigliere dice che voterà contro gli emendamenti, perché lui è, per principio, contro gli emendamenti. Ma parla per sé o per tutti? D’altronde la voce del capogruppo non si è ancora sentita. Si è costretti a sospendere per qualche minuto la seduta, dopo la presentazione di una mozione d’ordine (?). Molti urlano, qualcuno fa finta di andarsene, ma rimane. Tanto rumore per nulla. L’emendamento sulla richiesta di verifica scritta viene accolto, quello che riguarda la fantomatica Frantos respinto. Si approva l’assegnazione degli spazi sportivi. La parola fine arriva verso le 21, 30 (e per fortuna che l’ultimo punto dell’odg è stato cancellato!).

 

 

Resoconto di Enrico Bertarelli

Apre le danza Imbesi (5 stelle) con l'interpellanza sul distributore dell'acqua in Cascina Giaione, chiedendo lumi sui criteri che lo hanno fatto preferire a quello della Smat.
La paladina grilliana fa notare che altri enti (Politecnico, Circ varie, etc etc) han scelto l'impianto dell'azienda che gestisce il nostro acquedotto e trova singolare la scelta più "cara".
Ovviamente non poteva essere una scelta legata alla convenienza economica e dopo il "secondo pelo nell'uovo" replica, per la Giunta, Genco. Grandi proposizioni sulla difesa del bene comune e spiegazione scientifica sul criterio: non si può pensare solo alla convenienza ma anche alla salute pubblica. Questo impianto garantisce l'abbattimento batteriologico e pure la freschezza, peccato che quest'ultima si perda poiché gli avventori non la consumano in breve tempo.
A questo punto la sala gremita pensa subito ad una class action contro la Smat che nel frattempo ha tentato di avvelenarci tutti con la brodaglia che sgorga dai nostri rubinetti. La Imbesi si dice insoddisfatta della risposta e ribadisce la domanda iniziale... ottenendo la stessa risposta.
Si arriva alla seconda interpellanza sull'opera di compensazione detta Parco Tematico Ambientale. Barla (Lista La Piazza) introduce il tema portando le argomentazioni già note, e trova facile sponda nella Russo (FLI), Versaci (UDC), Imbesi (5S), i quali appoggiano le nostre tesi ribadendole quasi letteralmente.
Per la Giunta replica Rappazzo. Un prologo, che ci è parso un pò confuso, con accenni al possibile 2° inceneritore sul quale sara' fiero oppositore e, finalmente risponde nel merito: sara' sicuramente un'opera impegnativa ed ambiziosa ma sicuro saran 360000 euro ben spesi! Non si tratterà del solito giardinetto ma di un complesso insieme di proposte volte a far crescere la consapevolezza ambientalista dei nostri bambini: prima togliamo gli alberi, poi li ripiantiamo, eppoi cresceranno insieme a loro che, scusate la banalità, sono il domani. Si inserisce Plazzotta che, con un abile gioco di parole, definisce superfluo rivangare discussioni già affrontate più volte sul Parco "Telematico" Ambientale, e troppe volte ha ribadito che a lui che abita a 700 metri dal TRM potevan bastare le ciclabili, le bocciofile, etc, già approntate. In poche parole, la maggioranza prende tempo giusto per poter elaborare un progetto da sottoporre in commissione.
Terza interpellanza sulla questione di via Sarpi e relativa speculazione edilizia, introdotta dal consigliere Di Miscio (PdL), con una nutrita rappresentanza dell'area in questione al seguito. Inizia a spiegarci qual'è la differenza tra un edificio di 2 piani ed uno di 9. Seppoi questi son vicini sara' per noi più comprensibile carpirne le specifiche. Attacca duramente la Perrone, che replica debolmente evocando piani regolatori etc. La coordinatrice non trova neanche un consigliere di maggioranza a darle manforte ed incassa le invettive del capogruppo Pdl. Il quale, non appena finisce il suo "intervento", si alza ed esce (e con lui mezza sala).

E' tardi ma ora viene il bello!!!
Si delibera la questione palestre e dopo piccola introduzione delle varie posizioni, Barla "picchia" durissimo: si alza dal suo scranno, si avvia impavido verso il trono del presidente, gli mette nelle sue mani 2 foglietti con scritte strane (emendamenti), e, signore e signori, i fuochi d'artificio. Proprio come quelli di S. Giovanni!

Gentile (PD) perde i gangheri e dichiara il voto sugli emendamenti proposti da Barla, ovviamente contrario. Ed ecco le coup de teatre: il capogruppo dell'IDV ne appoggia uno, altri della maggioranza sembrano anche favorevoli. Meta' maggioranza si accanisce con l'improvvido Gentile. Il quale, però, non molla, time out di 5 min (che sport strano!), si ritorna in campo dopo rapide consultazioni, qualcuno e' sull'orlo della crisi di nervi.

 

Si vota: passa il nostro emendamento (IL PRIMO CHE VIENE APPROVATO) con i voti dell’opposizione e di parte della maggioranza. Qualcuno (Di Miscio) dall'opposizione gongola: la maggioranza va sotto, la maggioranza non c'è!
Un'ultima chiamata per gli spazi palestre, la camera approva, la seduta e' tolta.
Fuori, in piedi, una piccola resa dei conti nella maggioranza, inviti vicendevoli ad andare... insomma... proprio là.

A noi spettatori non resta che guardiare dal buco della serratura del portone.
Ma e' più bello ascoltare. E non bisogna neanche far silenzio, tanto parlan forte di la'!!

 

 




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